Coxartrosi
Cos'è
Sintomi
Trattamento
Domande frequenti
L’artrosi dell’anca ha una maggiore incidenza nelle donne con più di 60 anni. Esiste, poi, un certo grado di familiarità che incide sullo sviluppo della patologia; anche l’obesità rappresenta un fattore di rischio importante, così come le ripetute mobilizzazioni di carichi (lavori fisici pesanti ed usuranti) o gli sforzi e i microtraumi ripetuti (nel soggetto sportivo).
La presenza di fratture o lussazioni, di malattie reumatiche, di necrosi della testa del femore oppure di anomalie nella regione (es. displasia dell’anca) sono condizioni che favoriscono l’insorgere di coxartrosi anche in età più giovane. Tuttavia una regolare attività fisica, il controllo del peso e un'alimentazione sana ed equilibrata sono validi comportamenti di prevenzione.
Occorre rivolgersi tempestivamente al medico per accertare le cause del problema ed escludere eventuali altre problematiche, ad esempio a livello lombare.
L'anamnesi e l'esame clinico dello specialista ortopedico vengono di solito affiancati da una radiografia del bacino che può mettere in evidenza l'eventuale usura articolare e il suo stato di avanzamento.
Una diagnosi precoce permette di rallentare lo sviluppo della malattia e di intervenire con efficacia sui sintomi e sulla mobilità.
Quello di protesi dell’anca è un intervento d'elezione a cui si ricorre quando la sintomatologia dolorosa legata alla coxartrosi (solitamente in fase intermedia-avanzata) non ha tratto un sostanziale beneficio dalle terapie fisiche e mediche di tipo conservativo e la qualità della vita risulta ancora fortemente limitata.
L’impianto di un'anca realizzata con materiali artificiali biocompatibili, seguita da un corretto protocollo riabilitativo, consente un miglioramento del dolore nell’85%-90% dei pazienti e circa il 90% delle persone con anca rigida o bloccata riacquista un buon grado di movimento dopo l’intervento.